Baragiola interrogato in Corsica in indagine pm Milano

Baragiola, 45 anni, è stato arrestato il 2 giugno scorso dalla polizia francese perché ricercato dopo la condanna definitiva all'ergastolo per il sequestro e l'omicidio del leader della DC Aldo Moro nel 1978.

Non è trapelato nulla sul contenuto e sui risultati dell'interrogatorio, al quale erano presenti anche due avvocati francesi che difendono Baragiola. All'ex brigatista potrebbero essere stati contestati contatti con gli ex terroristi italiani che vivono in Francia. Infatti, qualche mese fa alla polizia francese giunse da Milano una prima segnalazione della presenza di Baragiola a Parigi, dove l'uomo avrebbe preso contatti con altri ex terroristi.

Ma a quella informativa non seguì l'arresto, «forse per questioni burocratiche», dice ora un investigatore, rimasto sorpreso, invece, dalla rapidità e dall'efficacia con la quale i francesi si sono mossi in Corsica.

L'indagine milanese è in corso da mesi e, oltre Baragiola, vede indagate numerose persone tra cui l'ex Br Marcello Ghiringhelli, evaso nel dicembre 1998 dal carcere di Novara, dove scontava l'ergastolo per una rapina nella quale furono uccise due persone, e arrestato nel gennaio '99 in Svizzera, a La Chaux-de-Fonds.

Sono state proprio le indagini della Procura di Milano e dell'Ucigos (Ufficio Centrale per le Investigazioni Generali e le Operazioni Speciali della polizia di stato italiana), a mettere la polizia francese sulle tracce di Baragiola. Grazie a intercettazioni telefoniche, fatte registrando le telefonate che dall'Italia erano dirette ad alcuni numeri della Svizzera, la Procura e la Digos (antiterrorismo) di Milano hanno capito che Baragiola e la compagna 26enne stavano per recarsi in vacanza in Corsica dove avrebbero trascorso due settimane nell'abitazione acquistata a l'Ile Rousse dalla madre.

Il 5 luglio prossimo la Chambre d'accusation di Bastia dovrebbe decidere se scarcerare o no Baragiola e se estradarlo in Italia.

(ba/sda)