La Convezione di Ginevra sui rifugiati permette varie
interpretazioni quanto ai criteri da adottare per stabilire a chi
può essere concesso lo status di rifugiato e a chi no. Per la
Svizzera un rifugiato è tale quando viene perseguitato da uno stato
o da un organo ad esso riconducibile.
La seconda interpretazione, quella difesa dell'Alto
commissariato dell'Onu per i rifugiati e adottata da vari paesi, è
piu larga poiché tien conto in primo luogo del bisogno di
protezione della persona e non si preoccupa di stabilire chi sia
l'autore delle sevizie. La Svizzera, ha affermato Hadorn, potrebbe
cambiare orientamento ed adottare quest'ultima interpretazione.
Volendo ad ogni costo scoprire l'autore delle persecuzioni,
Berna è costantemente sotto pressione della comunità
internazionale, ha aggiunto Hadorn. A suo parere, il cambiamento
prospettato si potrà fare senza bisogno di modificare leggi o
ordinanze. La legge sull'asilo non pone infatti domande sull'autore
o autori delle persecuzioni.
Quali la conseguenze di questo cambiamento? Al momento, ha
precisato il vicedirettore dell'UFR, stiamo studiando l'impatto di
questa modificazione e in particolare se essa non rischi di
aumentare l'attrattiva della Svizzera. Hadorn è però convinto che
l'adozione del nuovo criterio non dovrebbe far aumentare di molto
le richieste d'asilo.
(kil/sda)