Brasile: asfalto e cemento minacciano la Transpantaneira

Il parlamento di Brasilia ha appena approvato il piano Pantanal, uno dei maggiori progetti ambientali mai varati in Brasile, con fondi per 400 milioni di dollari del Bid (Banco Interamericano di Sviluppo) e dalla Japan Bank. Ma il programma di interventi sta già sollevando grosse perplessità nelle organizzazioni ecologiche internazionali e fra gli stessi «pantaneiros», cow-boy e indios che abitano la palude dell'alto fiume Paraguay, grande come la Francia intera.

«Vogliono asfaltare la pista e distruggere i suoi vecchi ponti di legno - denuncia Domingos Moreira, proprietario di una delle fattorie-hotel lungo la Transapantaneira - I ponti di cemento toglieranno tutta la poesia a questa strada unica al mondo. Rovineranno il paesaggio e molti più animali verranno schiacciati dalle auto: armadilli, giaguari, formichieri,...».

La Transpantaneira inizia a Poconè, 100 chilometri da Cuiabà, capitale del Mato Grosso, ai confini fra Brasile e Bolivia. L'ha fatta costruire negli anni settanta la dittatura militare, assieme alla più famosa Transamazzonica. Ma le piene ricorrenti e le difficoltà ambientali hanno fatto interrompere i lavori dopo 147 chilometri e 128 ponti, a Porto Jofre.

La Transpantaneira si può percorrere in sei-sette ore con una macchina normale durante il periodo di siccità da aprile a settembre: basta fare attenzione nell'attraversamento dei ponti alla Indiana Jones, tutte passerelle di robuste traverse di legno, ma spesso sconnesse fra loro, che permettono il passaggio di un auto alla volta fra mille scricchiolii.

Da quei ponti,senza il polverone dello sterrato, si possono ammirare tutte le meraviglie del Pantanal. Sono tantissimi caimani affioranti dall'acqua, spesso ricoperta da una coltre di ninfee. Sono anaconde sdraiate al sole sulle rive di fango, sono le grandi cicogne «tuiuiu»', simbolo del Pantanal, e voli di «araras azul», i rari pappagalli blu, i più grandi del mondo. In nessuna zona del Sudamerica, compresa l'Amazzonia, si può vedere un numero così grande di animali.

«Il Pantanal è un sistema ambientale molto giovane ed unico nel suo genere - spiega Analuce Freitas, coordinatrice del Wwf - Non sappiamo come potrà reagire a qualsiasi cambiamento. Per questo stiamo monitorando con preoccupazione il progetto Bid-Pantanal. Mancano ancora seri studi di impatto ambientale».

Senza lo spauracchio della malaria malgrado le nuvole di assatanate zanzare, il Pantanal può arrivare nei prossimi anni a battere l'Amazzonia come perla dell'ecorturismo. I brasiliani frequentano la zona solo per pescare nei fiumi maggiori, a bordo di home-boats con aria condizionata e scorte di birra gelata. La Transpantaneira resta agli amanti della natura come unico mezzo per entrare in contatto con l'autentica magia del Pantanal.

(la/sda)