Ciclismo: Ullrich al Giro adesso è ufficiale

E' vero, al tedesco della Telekom l'appuntamento servirà soprattutto per mettere a punto la gamba in vista del Tour, suo principale obiettivo della stagione. Impossibile pensare quindi a un Ullrich che sprema se stesso per arivare sul gradino più alto del podio, ma è difficile credere pure che sul Fauniera, il Pordoi, il Passo Rolle, il Mottarone, per esempio, alcune tra le più importanti salite del Giro, si accontenti di remare nelle retrovie. Certo, molto dipenderà da come sarà la classifica generale a quel punto e da quale stato di forma l'olimpionico potrà vantare: ma, se esame il Giro deve essere, viene naturale ritenere che il Kaiser voglia superarlo a pieni voti.

Del resto, lui stesso lo aveva detto più volte, questo inverno, mentre faceva gli immancabili conti con la bilancia, sua prima e antica nemica. "Ad aprile - diceva - deciderò se inserire anche il Giro tra i miei programmi. Verrò in Italia solo se per allora le mie condizioni atletiche saranno già buone, perché il percorso del Giro è duro abbastanza da non consentire bluff". E Peter Becker, l'uomo che da oltre 15 anni segue la preparazione di Ullrich: "Jan deve correre il Giro per mettere a punto il suo motore su percorsi e con avversari degni del suo valore". La decisione di correre la Settimana Lombarda poteva già essere un indizio di una scelta favorevole alla partecipazione al Giro, e le parole del direttore sportivo della Telekom, Mario Kummer, in quei giorni suonavano come una conferma: "Sta meglio dell'anno scorso, è più asciutto, si è allenato bene in Sudafrica, adesso deve solo correre ad alto livello". Niente di meglio che farlo alla corsa rosa, rinunciando al Giro di Germania e alla passerella davanti ai suoi tifosi e agli sponsor. Ma per quello c'è Zabel, vincitore di quattro Sanremo: basta e avanza per saziare gli appetiti del pubblico di casa

(kil/Ansa)