Concorso fotografico pedofili «Melaverde» su internet

«Da poche ore - denuncia don Fortunato - è attivo un sito dedicato ai pedofili che istituisce un concorso denominato «Safari fotografico Melaverde Summer 2000».

Il sito (indirizzo «www.geocities.com/melaverde70») contiene il «bando» del concorso: dal primo agosto al 30 settembre 2000 chiunque può partecipare inviando via posta elettronica una o più foto originali. «Per foto originale - si legge sul sito - si intende una foto realizzata dalla persona che ce la invierà, escluse quelle già pubblicate su internet». Il tema del concorso pedofilo è «L'età dell'innocenza».

Le foto - spiega il sito - dovranno ritrarre una o più ragazze di età reale o apparente o al di sotto del 18º anno di età. Sono ammesse immagini che contengano nudità totali o parziali. Immagini giudicate pornografiche o offensive non sono ammesse», precisa il sito ma all'interno di esso ci sono molti nudi di bambini.

Il premio per l'autore della foto vincitrice? Un video del contestato lungometraggio «Mala adolescenza», con alcune dodicenni protagoniste. Il sito spiega che «Melaverde» è «un'Oasi in cui ammirare la bellezza di fanciulle nell'età dell'innocenza, una bellezza che non vorremmo vedere spezzata dalle azioni atroci di questi mostri».

E proprio ai due recenti casi di pedofilia è dedicato ampio spazio all'interno del sito che contiene anche una galleria di nudi infantili, una di foto di bambini attrici «che hanno stregato il pubblico con la loro bellezza già in giovane età» e una di barzellette dedicate al tema.

«È l'aspetto più ipocrita del sito - denuncia don Fortunato -che sostiene la tesi che, purché non si ammazzino i bambini, tutto va bene. Insomma, condannano l'uccisione dei bambini ma ammettono di amare i fanciulli in tenera età. E, a riprova dell'ipocrisia di questi signori, nelle gallerie fotografiche ci sono alcune foto che già appartenevano al sito di Alexander Kheilik, boss internazionale della pedopornografia, arrestato un mese fa e detenuto attualmente a Como. Insomma - conclude don Fortunato - mentre il governo dibatte come spendere i miliardi, i pedofili si organizzano e si fanno beffe di tutti su internet».

(sda)