Consiglieri federali: vacanze un sogno proibito?

Invitato da Tony Blair, Adolf Ogi è atteso a Londra dal premier britannico. Il capo del Dipartimento della difesa si recherà successivamente a Washington per un colloquio con William Cohen, segretario di Stato americano alla difesa. Di passaggio al Festival di musica classica di Bregenz, località austriaca sul lago di Costanza, il presidente della Confederazione incontrerà il suo omologo Thomas Klestil.
«Saranno per lui vacanze solo per modo di dire», osserva il suo portavoce Oswald Sigg. Se gli rimarrà un po' di tempo, Ogi potrà dilettarsi nei suoi sport preferiti nell'Oberland bernese.

Ormai abituato ai viaggi nella sua veste di ministro degli esteri, Joseph Deiss, prevede due trasferte all'estero. Oltre ad un week-end in forma privata a Londra, il capo della diplomazia si recherà ad Oslo. Il friburghese vuole inoltre trascorrere alcuni giorni nel suo chalet vallesano.
Altro appassionato della montagna, Kaspar Villiger prevede gite in bicicletta - non si precisa se di sua produzione - e lunghe marce per monti e per valli in Ticino e nei Grigioni. Senza dimenticare di portare con sé i numerosi dossier voluminosi che dovrà studiare in vista della ripresa autunnale, sottolinea il suo servizio stampa.

Le gite in montagna figurano anche nel menu estivo di Ruth Dreifuss. Ma la consigliera federale dovrà frenare il suo entusiasmo di grande marciatrice. «Le sue gambe le causano piccoli problemi», sottolinea Suzanne Auer, sua portavoce. Come ogni anno, la ministra della cultura, grande appassionata di cinema, non mancherà il tradizionale appuntamento con il Festival del film di Locarno.
Ruth Metzler non vuole svelare i suoi progetti di vacanze. Il suo servizio stampa si limita a precisare che la cadetta del Consiglio federale trascorrerà due settimane all'estero. Dove? non si sa: la destinazione è mantenuta 'top secret'.

Pascal Couchepin vuole concedersi un po' di riposo nel sud della Francia e poi nella sua Martigny dovre ritroverà i vecchi amici vallesani.
Moritz Leuenberger ammette di non aver ancora pensato alle vacanze «per mancanza di tempo». Probabilmente le passerà in casa. «In questo modo non contribuirò alle colonne sulle strade», sottolinea con rigore professionale il ministro dei trasporti.

(sda)