La decisone della Jakobshor-Bahnen S.A di Davos risale a mercoledì scorso, ha affermato oggi Lorenz Schläfli di Expo.02, responsabile delle infrastrutture di accoglienza dell´esposzione nazionale, confermando una notizia pubblicata oggi da giornali dell´arco giurassiano.
Il contratto che stava per essere firmato prevedeva la fornitura di 80 moduli con 320 posti letto per un costo di 6 milioni di franchi. La rinuncia da parte dell´impresa grigionese, ha specificato Schläfli, è dovuta a problemi di liquidità interni alla società".
Ad ogni modo Expo.02 non intende gettare la spugna: l´idea di un albergo modulare a Bienne non è stata abbandonata. Attualmente sono in corso trattative con la società Swisstube. Qualora i negoziati dovessero andare in porto, il futuro stabilimento offrirà 240 posti letto divisi in una sessantina di moduli.
Poiché la capacità di accoglienza della regione dei Tre Laghi - Neuchâtel, Bienne e Morat - sono limitate, la direzione di Expo.02 aveva pensato di ovviare a questo inconveniente offrendo ai visitatori un certo numero di posti letto in più - duemila - cifra poi corretta verso il basso. Per l´intera durata della manifestazione, Expo.02 prevede 750 mila pernottamenti.
Un primo albergo modulare destinato all´Expo.02 esite già: si tratta di un´infrastruttura eretta ad Yverdon-les-Bains (VD), in riva al fiume Thielle. Dopo l´esposizione, l´edificio sarà destinato all´alloggio di studenti. Composto di due corpi distinti, costruiti mediante una trentina di moduli del tipo Eco-Lodgia incastrati l´uno nell´altro, l´albergo offre 95 camere. Ogni modulo costa da 30mila a 50mila franchi.
Dopo l´esposizione nazionale l´edificio sarà trasferito su un terreno situato nelle vicinanze del centro cittadino e destinato all´alloggio degli studenti della Scuola di ingegneri del canton Vaud. Il sistema modulare applicato alla costruzione consente di diminuire il consumo di energia di un quarto rispetto alla media di un volume identico.
(klei/sda)