Francia: autonomia alla Corsica guerra in parlamento

Del piano, che concede alla Corsica un'autonomia paragonabile a quella goduta in Italia da Sicilia e Sardegna, è artefice Lionel Jospin. Il primo ministro socialista spera che serva a disinnescare le tendenze secessioniste sempre vive nell'isola di Napoleone e ponga fine a oltre vent'anni di violenza separatista.

L'approvazione in parlamento (il voto cruciale in Assemblea Nazionale è previsto il 22 maggio) non si presenta però facile: a sinistra anche i comunisti del Pcf e i radicali del 'Movimento dei cittadinì hanno mosso grosse critiche al piano Jospin che prevede tra l'altro lezioni di lingua corsa per tutti i bambini dell'isola «salvo volontà contraria dei genitori».

Per i gollisti dell'Rpr, il partito del presidente Jacques Chirac, il progetto presentato dal governo Jospin va respinto perchè mette di fatto la Corsica in «marcia verso l'indipendenza». «In questo modo - ha tuonato Jean Louis Debrè, capogruppo gollista all'Assemblea Nazionale - entriamo in un sistema basato sull'istituzionalizzazione del mosaico delle leggi regionali, dei privilegi locali, dei feudi. È un ritorno all'indietro, un ritorno verso l'Ancien Regime». Alla destra non va in particolare giù che Jospin dia alla Corsica dopo il 2004 un potere di «adattamento delle leggi nazionali».

(kil/sda)