Internet: hackers violano il cuore segreto di Microsoft
publiziert: Freitag, 27. Okt 2000 / 23:37 Uhr
Washington - Gli hackers hanno violato il segreto più prezioso della Microsoft. I pirati informatici sono penetrati nella stanza elettronica più segreta del ´gigante´ di Bill Gates mettendo le mani sui ´codici sorgente´, il Dna dei nuovi programmi della Microsoft.
L´intrusione, scoperta solo mercoledì, era in corso da alcune settimane. La Microsoft ha chiesto l´aiuto dell´Fbi per rintracciare i colpevoli. La clamorosa penetrazione potrebbe avere riflessi internazionali: un indirizzo e-mail di San Pietroburgo (Russia) appare coinvolto nell´operazione. Il presidente della Microsoft Steve Ballmer, parlando da Stoccolma, ha ammesso che gli hackers "sono riusciti a giungere fino ai codici sorgente" della compagnia, senza però avere la possibilità di fare alcuna modifica.
"Vi posso garantire che l´integrità dei codici non è stata in alcun modo compromessa - ha detto Ballmer - Non vi è alcuna possibilità che siano stati modificati". Dal quartier generale della Microsoft a Redmond (Stato di Washington) è giunta una raffica di rassicurazioni: l´intrusione non avrà alcuna conseguenza per gli utenti dei nuovi programmi della compagnia, da ´Windows Me´ e ´Windows 2000´ (le nuove versioni del popolare sistema operativo), alle nuove edizioni di Outlook e Office.
Il quotidiano ´Wall Street Journal´, il primo a dare la notizia della violazione, afferma che i pirati avrebbero usato un virus ´cavallo di Troia´ celato in un messaggio e-mail inviato ad un dipendente della Microsoft. Il virus, del tipo Qaz, avrebbe aperto un ´passaggio segreto´ nel computer infetto ed inviato agli hackers le informazioni necessarie per accedervi. Una volta penetrati nel sistema i pirati avrebbero avuto buon gioco nel rubare le passwords usate dai programmatori per l´accesso ai ´codici sorgente´ dei nuovi programmi della Microsoft.
I codici sono protetti gelosamente dalla compagnia di Bill Gates. In mano alla concorrenza consentirebbero infatti una facile riproduzione dei programmi che hanno dato alla Microsoft una posizione di schiacciante vantaggio sul mercato informatico.
I codici sono un elemento importante della battaglia in corso tra la Microsoft e l´Antitrust Usa: Gates ha rifiutato recisamente la richiesta delle autorità americane di consentire alle altre compagnie un accesso parziale ai codici in modo da garantire una perfetta compatibilità dei loro programmi al sistema operativo Windows. Gli hackers hanno tentato di ottenere con l´astuzia quello che i concorrenti della Microsoft e le autorità americane avevano cercato per anni di avere con le buone dalla compagnia di Gates. Un portavoce della Microsoft, Rick Miller, ha parlato apertamente oggi di "spionaggio industriale". "Stiamo cercando di capire cosa è accaduto - ha detto - ricorreremo a tutti i mezzi possibili per difendere la nostra proprietà esclusiva". Il sospetto che l´intrusione possa essere qualcosa di diverso da una ´bravata´ di un gruppo di hackers è alimentato dalla ´componente russa´ della vicenda.
L´intrusione è stata scoperta mercoledì quando un dipendente della Microsoft ha notato che un e-mail, contenente alcune passwords, era stata inviata da uno dei computer della compagnia ad un indirizzo e-mail a San Pietroburgo. Dopo aver tentato inizialmente di identificare da soli i responsabili i dirigenti della Microsoft hanno deciso di chiedere l´aiuto dell´Fbi.
Nel frattempo alla Microsoft sono stati freneticamente controllati tutti i file dei ´codici sorgente´ modificati nelle ultime settimane. Sono i codici che saranno usati per le nuove edizioni dei programmi della Microsoft, come ´Windows Me´. L´esito dei controlli sembra rassicurante: il prezioso Dna non è stato contaminato o sabotato. Ma la sorpresa alla Microsoft era evidente: l´attacco degli hackers all´inviolabile ´Fort Knox´ di Bill Gate ha lasciato il segno.
"Vi posso garantire che l´integrità dei codici non è stata in alcun modo compromessa - ha detto Ballmer - Non vi è alcuna possibilità che siano stati modificati". Dal quartier generale della Microsoft a Redmond (Stato di Washington) è giunta una raffica di rassicurazioni: l´intrusione non avrà alcuna conseguenza per gli utenti dei nuovi programmi della compagnia, da ´Windows Me´ e ´Windows 2000´ (le nuove versioni del popolare sistema operativo), alle nuove edizioni di Outlook e Office.
Il quotidiano ´Wall Street Journal´, il primo a dare la notizia della violazione, afferma che i pirati avrebbero usato un virus ´cavallo di Troia´ celato in un messaggio e-mail inviato ad un dipendente della Microsoft. Il virus, del tipo Qaz, avrebbe aperto un ´passaggio segreto´ nel computer infetto ed inviato agli hackers le informazioni necessarie per accedervi. Una volta penetrati nel sistema i pirati avrebbero avuto buon gioco nel rubare le passwords usate dai programmatori per l´accesso ai ´codici sorgente´ dei nuovi programmi della Microsoft.
I codici sono protetti gelosamente dalla compagnia di Bill Gates. In mano alla concorrenza consentirebbero infatti una facile riproduzione dei programmi che hanno dato alla Microsoft una posizione di schiacciante vantaggio sul mercato informatico.
I codici sono un elemento importante della battaglia in corso tra la Microsoft e l´Antitrust Usa: Gates ha rifiutato recisamente la richiesta delle autorità americane di consentire alle altre compagnie un accesso parziale ai codici in modo da garantire una perfetta compatibilità dei loro programmi al sistema operativo Windows. Gli hackers hanno tentato di ottenere con l´astuzia quello che i concorrenti della Microsoft e le autorità americane avevano cercato per anni di avere con le buone dalla compagnia di Gates. Un portavoce della Microsoft, Rick Miller, ha parlato apertamente oggi di "spionaggio industriale". "Stiamo cercando di capire cosa è accaduto - ha detto - ricorreremo a tutti i mezzi possibili per difendere la nostra proprietà esclusiva". Il sospetto che l´intrusione possa essere qualcosa di diverso da una ´bravata´ di un gruppo di hackers è alimentato dalla ´componente russa´ della vicenda.
L´intrusione è stata scoperta mercoledì quando un dipendente della Microsoft ha notato che un e-mail, contenente alcune passwords, era stata inviata da uno dei computer della compagnia ad un indirizzo e-mail a San Pietroburgo. Dopo aver tentato inizialmente di identificare da soli i responsabili i dirigenti della Microsoft hanno deciso di chiedere l´aiuto dell´Fbi.
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(klei/sda)
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