Italia: Berlusconi punta ad ampia vittoria

«È una delle nostre più grandi preoccupazioni togliere dalla povertà e dall'indigenza quei sette milioni e mezzo di italiani che oggi sono fuori dal benessere. Tutto questo si potrà fare con un'azione di governo che possa proseguire almeno per un quinquennio». Così Berlusconi ribadisce l'importanza di vincere le elezioni con un largo margine di consensi. Il leader della Casa delle libertà ha risposto oggi alle domande del tg Mediaset per Internet a quelle inviate via e-mail dai lettori.

Berlusconi dice anche di voler stringere un contratto con gli italiani con la possibilità di tornare a fare «il privato cittadino» se non riuscirà a ottenere i risultati di governo promessi in caso di vittoria alle elezioni.

«Noi puntiamo - afferma - a risultati quali abbattimento di tasse, riduzione del numero dei reati, creazione di posti di lavoro, realizzazione delle grandi opere che ci mancano. Se non avrò avuto successo, se non sarò riuscito a realizzare una parte importante di questi obiettivo - assicura il Cavaliere - io ritornerò a fare il cittadino, il privato cittadino».

Gli risponde Francesco Rutelli, l'uomo su cui il centrosinistra ha puntato tutto per il 13 maggio. «Io questo programma del Polo non l'ho letto. Pare che sia stato pubblicato solo da alcuni di loro, no?». Il candidato premier dell'Ulivo pone, quindi, una serie di domande. Quel programma, si chiede, «è di tutti? È di qualcuno? Dov'è quello della Lega? Questo è di Forza Italia? È di Fini? Non si sa... È come quella recita, è un 'mistero buffo»', conclude ironico Rutelli.

Sullo stesso tono Pierluii Casteggetti, leader dei Popolari (ex DC): «Il programma del Polo sul sito di Forza Italia è tardivo, generico e inutile. La cosa più triste» del testo del centrodestra è che «promettono provvedimenti che sono già stati realizzati». «Sono così disinformati, hanno disertato così spesso le aule parlamentari - attacca Castagnetti- che promettono detrazioni fiscali che già ci sono, aiuti ai giovani che già ci sono...». Insomma, scandisce il leader del Ppi, «sono tutte cose già fatte».

E nella campagna elettorale è sempre viva la questione del conflitto di interessi che tocca Berlusconi. «Basta con gli annunci, ora ci vogliono fatti concreti, senza creare inutili aspettative». Così il candidato vicepremier dell'Ulivo Piero Fassino (DS) commenta le ultime dichiarazioni di Berlusconi a proposito della vendita di Mediaset.

«Le cose sono semplici: se uno vuole vendere vende, se non vuole farlo non lo fa; tutto il resto rischia di essere una manfrina che dura nel tempo - sottolinea il ministro della Giustizia - molte volte abbiamo assistito ad annunci, indiscrezioni, segnali a cui non è poi seguito nulla. Se Berlusconi vuole risolvere il conflitto di interessi lo risolva, oppure lasci stare, anche perchè fin qui non lo ha risolto perchè non lo ha voluto risolvere».

(kil/sda)