Manifestazioni contro ristrutturazione rete postale nelle città

Davanti alla posta Mont-Blanc a Ginevra, 80-100 persone si sono riunite durante la pausa di mezzogiorno, ha indicato all'ats Gérard Scheller, membro di Attac Ginevra. Sono stati distribuiti manifesti di protesta contro la chiusura prevista di alcuni uffici postali.

Nella città di Calvino hanno partecipato alla manifestazione anche il responsabile del Dipartimento degli affari sociali della città Manuel Tornare e il consigliere nazionale Patrice Mugny (Verdi/GE). Alcuni rappresentanti del Sindacato della comunicazione e dell'Associazione del personale della comunicazione hanno pronunciato discorsi.

«Pacco respinto»

A Neuchâtel, una ventina di militanti del gruppo Attac hanno manifestato contro la chiusura di uffici postali nel cantone. Hanno percorso in musica il centro della città trasportando un immenso pacco giallo con la scritta: «Piano Gygi: pacco respinto». Pacchi rispediti al mittente (Ulrich Gygi) anche a Losanna, mentre a Berna, davanti alla posta principale, una dozzina di persone hanno distribuito volantini ai passanti.

Un portavoce di Attac ha spiegato che sindacati e partiti non si sono associati all'odierna azione di protesta. Un incontro nazionale degli impiegati della Posta è previsto il 16 giugno a Berna per protestare contro la chiusura di uffici postali e chiedere il ritiro incondizionato del «Piano Gygi».

«Attac» è un'associazione che vuole l'introduzione di un'imposta sulle transazioni finanziarie. È nata nel 1998 in Francia su iniziativa del mensile «Le Monde diplomatique». In Svizzera è stata creata nel settembre 1999 e sono attive molte sezioni cantonali, tra cui in Ticino.

(kil/sda)