Mo: rivolta - attentati in Israele dopo uccisione islamici

Gli attentati a Yahud sono stati rivendicati in un comunicato dal Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, formazione di opposizione alla politica del presidente dell'Autorità palestinese Yasser Arafat.

Arafat ha oggi accusato Israele: «Siamo di fronte ad una palese violazione del cessate il fuoco, ad un crimine contro il nostro popolo - ha detto - Chiediamo protezione internazionale». A Jenin il 'Comando dell'intifada', organo che raggruppa diverse organizzazioni islamiche e nazionalistiche palestinesi, ha rincarato la dose affermando di considerare abrogata la tregua dopo l'uccisione dei tre attivisti islamici.

Pochi minuti prima delle 08.30 di stamane, due forti esplosioni, a distanza di pochi minuti l'una dall'altra, hanno fatto bruscamente sobbalzare gli abitanti di Yahud. La polizia ha poi accertato che le esplosioni sono state causate da due forti cariche di una decina di chiliciascuna; solo per pura fortuna non ci sono state vittime, ad eccezione di sei persone che sono state brevemente ricoverate in stato di shock.

Secondo voci non confermate raccolte dall'agenzia Ansa gli attentati odierni denotano un 'salto di qualità' nelle operazioni armate palestinesi contro Israele. Si sospetta infatti che gli attentatori abbiano forzato nel corso della notte due automobili di ignari cittadini nascondendovi gli ordigni, successivamente fatti detonare per mezzo di un telefono cellulare. Alcune ore prima la 'lunga mana' dei servizi israliani aveva raggiunto uno dei più attivamente ricercati dirigenti locali del movimento della Jihad Islamica, Mohammed Basharat, che lo stato ebraico accusa di diversi attentati. Basharat è morto mentre assieme ad altri due attivisti islamici viaggiava in direzione di Jenin su un'automobile che è stata colpita da razzi sparati da un elicottero israeliano. Assieme a lui sono stati uccisi Nuri Zeid, un suo aiutante, e Walid Basharat, passato da tempo nelle file della Jihad.

Il segretario generale dell'Autorità palestinese Ahmed Abdel Rahman ha reagito alle uccisioni accusando Israele di «terrorismo di stato». La Jihad Islamica ha detto che la loro uccisione rafforza la volontà del movimento di combattere contro Israele. A quanto pare Basharat appariva nella lista delle persone di cui Israele aveva inutilmente chiesto ad Arafat l'arresto minacciando altrimenti di provvedere da solo alla 'soluzione del problema'.

(sda)