«Stiamo cercando di instaurare un dialogo con il governo», ha
indicato oggi all'ats il portavoce dell'associazione Beat Keiser,
secondo cui Berna dovrà rinunciare a una parte - non è ancora
chiaro quanto - dei dazi doganali. Se non si troverà una soluzione
soddisfacente, i trasportatori prenderanno in considerazione la
possibilità di aumentare le proprie tariffe.
I blocchi stradali e le proteste di piazza sono secondo l'ASTAG
la via sbagliata: malgrado il crescente malcontento nel settore,
l'associazione non prenderà quindi misure di questo tipo. Solo
qualora la situazione rimanesse invariata e trasportare merci
volesse dire perdere soldi, si potrebbe giungere a una totale
cessazione delle attività, ha affermato Keiser.
Ma non si è ancora a questo punto, e in primo luogo l'ASTAG
tenta di dialogare con il Consiglio federale, più precisamente con
il ministro delle finanze Kaspar Villiger. I segnali giunti oggi
dal suo dipartimento non sono però particolarmente incoraggianti:
«ogni diminuzione delle imposte necessita di un cambiamento delle
leggi» ha affermato alla radio DRS il portavoce di Villiger Daniel
Eckmann. Anche secondo il consigliere federale Moritz Leuenberger -
in un'intervista pubblicata sabato dal «Blick» - una diminuzione
delle tasse sulla benzina è inimmaginabile, è anzi una vera
«sciocchezza».
(sda)