A differenza degli altri, questo cantone applica direttamente le
direttive dell'Ufficio intercantonale di controllo dei medicamenti
(UICM), che ha registrato la pillola, ha detto oggi all'ats
Christoph Keel, membro dell'ASMB: «Ecco perché abbiamo scelto San
Gallo per presentare il nostro ricorso».
L'ASMB vuole evitare che, a livello cantonale, le casse malattia
debbano rimborsare la Mifegyne - questo il nome commerciale della
pillola. L'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) ne
ha infatti autorizzato il rimborso a partire dal 1° dicembre.
Gli oppositori si erano in passato appellati al Tribunale
federale (TF) contro la registrazione da parte dell'UICM del
farmaco, ma il TF non era entrato in materia affermando, in una
decisione pubblicata all'inizio di febbraio, che quella dell'UFAS
va considerata una «semplice raccomandazione» e che quindi solo le
autorizzazioni cantonali possono essere contestate.
«La pillola RU 486 è una valida alternativa all'intervento
chirurgico», ha ribadito oggi il portavoce dell'UFAS Harald Sohns.
«Il farmaco è sicuro ed efficace», ha continuato Sohns interpellato
dall'ats: «Per questo motivo si è accelerata la procedura che
permette il rimborso da parte delle casse malattia».
(bb/sda)