Quattro anni a Ded Gecay pena mite secondo San

La decisione della corte jugoslava risale al 7 dicembre 2000, ma le autorità sangallesi ne sono venute a conoscenza solo ieri grazie ad una comunicazione dell'ambasciata elvetica di Belgrado. Nello stabilire la sentenza, i giudici hanno tenuto conto di diverse perizie psichiatriche. A Ded Gecay è stata in particolare riconosciuta la responsabilità scemata.

La delegazione giudiziaria serba venuta in Svizzera nel novembre 2000 nell'ambito della procedura di assistenza giudiziaira aveva sostenuto che il processo sarebbe durato ancora 2-3 mesi. Aveva inoltre assicurato che sarebbe stata resa nota la data dell'udienza pubblica, si legge nel comunicato della ministero pubblico di San Gallo.

«Sorprende la mitezza della pena pronunciata», afferma la procura, che prima di giungere ad un giudizio definitivo sulla vicenda attende di studiare le motivazioni della sentenza. I pm sangallesi non sono vincolati alla sentenza jugoslava e potrebbero perseguire Ded Gecaj nel caso in cui l'omicida dovesse rientrare in Svizzera o essere estradato da un paese terzo. Il mandato di cattura internazionale rimane infatti valido. Quale cittadino jugoslavo non può però essere estradato dal suo paese.

L'omicidio di Paul Spirig, avvenuto l'11 gennaio 1999, aveva provocato un'ondata di emozione in tutto il paese. Insegnante noto per l'impegno in favore dell'integrazione degli stranieri, Spirig era stato abbattuto con numerosi colpi di pistola da Ded Gecaj, padre di una sua allieva. Secondo gli inquirenti sangallesi Gecaj ha brutalmente seviziato e abusato sessualmente della figlia, una ragazza allora 15enne che Spirig si era impegnato ad aiutare.

Dopo il fatto di sangue, Ded Gecaj era fuggito in Kosovo, sua terra d'origine, dove il 26 febbraio 1999 era stato arrestato. Durante i bombardamenti della Nato, come tutti i detenuti in Kosovo, era stato trasferito in Serbia. Al processo di Leskovac, iniziato in marzo ma poi aggiornato, l'imputato ha ammesso l'omicidio, qualificandolo però come delitto d'onore: a suo avviso infatti era Spirig che abusava di sua figlia. Una versione dei fatti completamente opposta a quanto venuto alla luce durante le indagini della polizia di San Gallo, che accusa tra l'altro Gecaj di aver pesantemente minacciato la figlia affinché accusasse il suo insegnate di molestie.

La moglie dell'omicida, Roze Gecaj, è stata arrestata e processata in Svizzera. Nel dicembre 1999 è stata condannata a due anni e mezzo di detenzione; i giudici l'hanno ritenuta corresponsabile dei maltrattamenti che il marito faceva subire alla figlia. Scontati due terzi della pena (tenuto conto della detenzione preventiva), nel settembre 2000 è stata scarcerata ed espulsa dal paese. La figlia vive oggi in un luogo segreto e non vuole più avere alcun contatto con la famiglia.

(la/news.ch)