Salute: allo studio crema che ripara danni chimici dopo sole

I danni sulla pelle prodotti dal sole si conoscono da tempo: oltre a farla invecchiare precocemente, l'esposizione della cute alla radiazione solare, secondo numerosi studi, aumenta soprattutto il rischio di alcuni tumori maligni in seguito ai danni causati dai raggi ultravioletti al Dna delle cellule. In particolare le radiazioni con lunghezza d'onda 290-320 nanometri (UBV) inducono la formazione di legami chimici stabili di alcune sostanze, fenomeno questo che è direttamente implicato nell'avvio di alcuni processi di cancerogenesi, così come alla soppressione del sistema immunitario della pelle.

È possibile proteggere la pelle con creme filtranti che assorbono gli Uv, ma secondo gli studiosi, si potrebbe agire anche dopo l'esposizione, eliminando con una pomata le sostanze della pelle alterate dai raggi solari. I ricercatori tedeschi, riferisce la rivista del Centro per le biotecnologie di Genova, Biotec, sono riusciti a produrre un enzima fotosensibile che ripara il danno solare.

I ricercatori hanno dapprima ottenuto con ingegneria genetica l'enzima fotoliasi, lo hanno purificato e poi incapsulato in liposomi (piccole vescicole di membrane artificiali usate per far penetrare nelle cellule molecole di vario genere). Da queste sostanze è stata ottenuta una pomata dermatologica sperimentata in volontari che avevano ricevuto una dose misurata di irraggiamento con Ubv in grado di indurre eritema. I successivi esami sui tessuti hanno potuto dimostrare la formazione di una quantità rilevante di sostanze danneggiate dopo irraggiamento e una sostanziale riduzione del loro numero (dal 40 al 45%) dopo il trattamento con l'enzima contenuto nei liposomi. Gli studiosi sono convinti di poter ottenere così una pomata salvapelle.

(sda)