TF annulla condanna a sette giorni di reclusione per capo pompieri

Il Tribunale federale (TF) ha infatti accettato il ricorso del comandante dei pompieri, condannato dal Tribunale di appello del canton Berna a sette giorni di prigione per omicidio.

Svegliata nella notte, la vittima aveva chiamato due volte i numeri telefonici di emergenza 118 e 117 per segnalare che si trovava intrappolata nel suo appartamento a causa di un incendio. La sua ultima chiamata era stata registrata alle 3:53 del mattino del 6 aprile 1994, due minuti prima dell'arrivo dei pompieri. Questi ultimi l'avevano trovata solo alle 4:15, al quarto piano dell'immobile. Priva di sensi, la vittima era stata trasportata all'ospedale di Moutier (BE) dove era poi deceduta.

Nell'intervallo di tempo, i pompieri - ignari delle telefonate della donna - avevano soccorso gli abitanti del piano inferiore, dove era scoppiato il rogo. Indotti in errore dalle affermazioni di un inquilino, il capo dei pompieri aveva creduto che non ci fosse più nessuno all'interno dell'edificio.

Per il Tribunale d'appello del canton Berna, il comandante aveva interrotto troppo presto la fase di salvataggio e aveva quindi fatto prova di troppa leggerezza. Visto che il quarto piano non era accessibile attraverso la scala, il comandante avrebbe dovuto immediamente ordinare ai suoi uomini di porre una scala esterna contro l'immobile per permettere l'ispezione dell'appartamento della vittima.

Chiamato ad esaminare il ricorso inoltrato dal comandante dei pompieri, il TF non è stato convinto dal verdetto del Tribunale di appello. Il primo punto da risolvere - secondo il TF - è determinare se il comandante abbia agito a regola d'arte o se avrebbe dovuto effettivamente ordinare ai suoi uomini di issare in primo luogo la scala per accedere al quarto piano.

Per rispondere a tale questione, secondo il TF, sono necessarie conoscenze speciali ed è quindi indispensabile sentire il parere di un esperto. Nella sentenza del Tribunale di appello dello scorso agosto mancano elementi essenziali per giudicare se si sia realmente verificata una negligenza da parte del comandante dei pompieri. La Corte suprema di Berna dovrà ora riesaminare il caso.

(bb/sda)