Usa: allarme crescente per programmi spia su internet

La scoperta ha allarmato ulteriormente milioni di utenti Internet che stanno lentamente realizzando di essere alla mercè di programmi-spia capaci di rubare dai loro pc informazioni riservate. Purtroppo non è nemmeno vero che i programmi spia possono penetrare tramite collegamenti Internet.

Alcuni di essi infatti sono incorporati in software apparentemente innocui come il programma per le finanze domestiche Quicken o alcuni software per bambini venduti dalla società di giocattoli Mattel. Indipendentemente da come tali programmi spia sono memorizzati sul disco fisso di un computer, ogni volta che un utente si collega all'Internet, essi vengono automaticamente attivati per inviare informazioni a società di marketing. Le informazioni più ambite riguardano a esempio quali siti Internet l'utente visita abitualmente, quali prodotti compra in rete, quale genere di musica ascolta e così via.

Le società di marketing quindi raccolgono dati importantissimi per decidere una strategia pubblicitaria «personalizzata» con cui bombardare il consumatore.
La Scour, un' azienda appoggiata finanziariamente dal super- agente hollywoodiano Michael Ovitz, sostiene che le funzioni del suo programma di ricerca sono perfettamente legali. Il materiale che il programma Scour va cercando in rete è pubblico, anche se è memorizzato su un computer privato, dice il legale dell'azienda. «È il consumatore a essere responsabile della protezione del suo pc - ha detto il co-fondatore della Scour Dan Rodriguez -. Noi non danneggiamo le macchine».

Benchè motori di ricerca come Scour siano interessati solo a cercare musica e video, essi in teoria hanno anche la capacità di attingere a dati personali e informazioni finanziarie, come a esempio il numero di carta di credito o di conto corrente di un utente.
Ciò è sufficiente ad allarmare soprattutto i consumatori più a rischio, quelli che sono collegati a Internet su linee dedicate ad alta velocità. Benchè oggi solo una piccola percentuale di consumatori Usa abbiano tale tipo di accesso alla rete, il numero continuerà ad aumentare.
È vero, i consumatori possono proteggersi installando programmi protettivi; ma, sottolineano molti esperti, l'americano medio non ha ancora imparato a programmare il suo videoregistratore, e di certo non è abbastanza sofisticato per saper difendersi dalle spie elettroniche.

(sda)