Vertice islamico: intifada continuerà

«È un sollevamento per la libertà, l'indipendenza e per liberarci dagli artigli dell'occupazione», ha detto Arafat nel suo discorso al vertice dei 56 paesi dell'Organizzazione della conferenza islamica (Oci), apertosi oggi a Doha, nel Qatar. Il leader palestinese ha ribadito di voler ancora cercare una pace «giusta e globale» con Israele, ma di respingere una pace di «sottomissione e capitolazione».

Nella prima giornata di lavori, il presidente uscente dell'Oci, il capo di Stato iraniano Mohammad Khatami, deprecando che la risposta dei paesi musulmani alla rivolta palestinese non è stata finora «all'altezza», ha proposto un piano di pace in quattro punti: prevede il ritorno di tutti i palestinesi in Palestina, un referendum dei «veri palestinesi», cristiani, musulmani ed ebrei per pronunciarsi su un loro Stato indipendente, l'instaurazione di uno stato palestinese indipendente con capitale Gerusalemme e il diritti di tale Stato a «decidere chi abiterà sul suo territorio».

Reclamando maggior fermezza verso Israele il Sudan, seguito dall'Iraq, ha incitato alla 'jihad', «unico mezzo - ha detto il presidente Omar el Beshir - per strappare il rispetto dei diritti (palestinesi) a un nemico che non crede al linguaggio della pace e del dialogo». Una strategia comune per aiutare i palestinesi a «recuperare i propri diritti» è stata reclamata dall'emiro del Qatar, Hamad ben Khalifa al-Thani, il cui paese sarà presidente dell'Oci per i prossimi tre anni.

Parole di moderazione sono giunte dal segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, il quale ha esortato il vertice a non lanciare messaggi di violenza e odio. Il «ricorso eccessivo alla forza, alla violenza cieca e al terrore non portano alla pace», ha detto, insistendo che uno Stato palestinese può nascere solo come risultato del processo di pace, quando «siriani, libanesi e palestinesi, così come gli israeliani, godranno infine di una pace giusta e globale sulla base delle risoluzioni 242 e 338 del Consiglio di sicurezza» dell'Onu.

Il vertice - che durerà fino a martedì prossimo - dovrebbe adottare un progetto di risoluzione che inviti i paesi islamici che hanno rapporti con Israele, o che stavano preparandosi ad avviarli nel quadro del processo di pace, a interromperli.

(la/sda)