Intanto 10 marinai risultano ancora dispersi mentre i subacquei
continuano le ricerche dei loro corpi nelle acque del porto. Sul
fronte delle indagini sembra per ora appurato soltanto che
nell'attentato contro l'unità Usa siano stati usati almeno 250
chili di potente esplosivo. A Sanàa frattanto è arrivata una
squadra di esperti da Londra per indagare sull'esplosione di ieri
contro l'ambasciata britannica nella capitale yemenita che non ha
fatto vittime. Intanto il quotidiano internazionale arabo 'Al
Hayat' - citando informazioni raccolte dalla Cia, i servizi di
sicurezza Usa - ha rivelato oggi che sarebbe stato un ingegnere
chimico egiziano, noto con il nome di Abu Khabab ma che in realtà
si chiama Medhat Morsi, ad addestrare integralisti islamici a
compiere attentati con esplosivi ed attacchi suicidi.
Secondo il giornale, Morsi avrebbe partecipato a una riunione a
Kandahar, in Afghanistan, con il miliardario d'origine saudita
Osama Bin Laden e il suo vice, l'ex capo della 'Jihad' egiziana,
Aiman El Zawahri, con i quali avrebbe pianificato attentati contro
interessi Usa e britannici nello Yemen.
(ba/sda)