Zurigo: museo Flick nipote industriale nazista difende progetto

Presentandosi oggi alla stampa, Friedrich Christian Flick si è difeso dalle accuse rivolte alla sua famiglia e ha annunciato la creazione di una fondazione contro il razzismo e l'intolleranza alla quale donerà 10 milioni di marchi.

La polemica si concentra soprattutto sulla figura del nonno del ricco collezionista. Friedrich Flick (1883-1972) era un'industriale d'armi condannato nel 1947 dal tribunale di Norimberga a sette anni di reclusione. Il vecchio patriarca - fiancheggiatore del nazismo e uno dei principali finanziatori del capo delle SS Heinrich Himmler- fu riconosciuto colpevole di aver usato i prigionieri dei campi di concentramento nazisti come «schiavi» nelle sue fabbriche di munizioni.

In un articolo pubblicato alla fine di febbraio dalla «Süddeutsche Zeitung» e ripreso dal settimanale zurighese di sinistra «WochenZeitung» (WoZ), i discendenti di Friedrich Flick sono stati criticati per il loro rifiuto di partecipare al fondo che le banche e le industrie tedesche hanno deciso di creare per indennizzare i lavoratori coatti nelle industrie della Germania nazista.

Il fondo in questione si rivolge espressamente «alle imprese della Germania» e le società che discendono dalle industrie di Freidrich Flick si sono già impegnate a versarvi somme ragguardevoli, ha precisato il collezionista incontrando i giornalisti.

«In qualità di persona privata non vedo nessun motivo che mi possa obbligare a partecipare al fondo», ha proseguito Flick, che nel 1975 si è separato dalla ditta del nonno, trasferendosi in Svizzera e dedicandosi alla sua attività preferita di collezionista d'arte. «Come posso sentirmi responsabile di qualcosa che non ho fatto?»

Pur non sentendosi responsabile a titolo privato per le colpe di suo nonno, Friedrich Christian Flick ha dichiarato di non potersi sottrarre da una certa responsabilità storica. Di qui l'annuncio della creazione, in Germania, di una «fondazione rivolta al futuro» che si impegni nella lotta «contro la xenofobia, il razzismo e l'intolleranza», in particolare nei nuovi Länder dell'ex RdT.

Il 56enne Friedrich Christian Flick è proprietario di una fra le più ricche collezioni private di arte contemporanea: con opere di artisti come Bruce Naumann, Paul McCarthy, Jason Rhoades o gli svizzeri Pipilotti Rist e Roman Signer. Collezione che Friedrich Christian Flick vorrebbe presentare al pubblico a partire dal 2004, in un nuovo museo che dovrebbe sorgere sull'area di un ex magazzino della fabbrica Sulzer Escher Wyss, nell'ex quartiere industriale di Zurigo.

Pur non esistendo nessun ostacolo giuridico che possa bloccarne la costruzione - ha assicurato il collezionista - il museo sarà realizzato soltanto se troverà «il consenso del quartiere, della città e degli zurighesi».

(kil/sda)