Secondo i difensori del progetto una prova di conoscenze della
lingua tedesca è la garanzia che in futuro tutti i postulanti al
passaporto rossocrociato siano trattatati su un piano di
uguaglianza. L'UDC ha pure chiesto che l'esame sia effettuato da
una «commissione esterna e neutrale».
La naturalizzazione deve essere la conclusione di un processo di
integrazione e la lingua è di fatto una condizione sine qua non -
hanno sottolineato. Secondo i fautori del progetto, il sistema
attuale bastato su un colloquio con la commissione di
naturalizzazione, non è obiettivo.
Secondo il municipio, invece, un formale esame scritto di
tedesco sarebbe un «sistema senza pietà» - ha detto il segretario
Martin Brunner - e una spesa inutile dato che è sufficiente il
colloquio con la commissione di naturalizzazione per valutare le
conoscenze linguistiche. Il colloquio è più corretto permette una
valutazione più differenziata.
Sinistra e Verdi considerano la proposta di esame «una nuova
angheria per i candidati alla naturalizzazione».
(kil/sda)