Adolf Ogi patrizio onorario di Sion

Il consigliere federale è stato a lungo applaudito nel corso della cerimonia alla quale hanno partecipato un migliaio di patrizi e diverse personalità degli ambienti politici, militari ecclesistici e sportivi. Conferendo il titolo a Ogi, il patriziato onora se stesso, ha dichiarato Favre. Siamo felici di rendere omaggio a un uomo che ha lavorato con tenacia per le fama di Sion, in particolare, e della Svizzera in generale.

Il consigliere federale si è detto particolarmente commosso e fiero di questo segno di amicizia «che vale tutte le medaglie del mondo». Con la candidatura olimpica «gli abitanti di Sion hanno fatto sognare la Svizzera intera. Grazie di avere dato tanto, è un bel ricordo», ha detto Ogi. Sion non ha ottenuto i giochi olimpici «ma è nella sconfitta che si trovano le nuove forze per altre sfide».

Nella lista dei patrizi d'onore di Sion figurano anche il direttore d'orchestra Tibor Varga, il cardinale Henri Schwery, lo scrittore Maurice Zermatten e l'ex consigliere federale Roger Bonvin.

(ba/sda)