Il bilancio è della stampa di Algeri oggi in edicola. Tra le
vittime si contano numerosi civili, sgozzati o decapitati,
appartenenti alle forze di sicurezza, ma anche numerosi
fondamentalisti islamici.
Secondo bilanci approssimativi poichè non è possibile conoscere
quanto avviene in regioni sperdute dell'Algeria, negli ultimi
quindici giorni i morti sono oltre 150. La nuova ondata di violenza
e la conseguente repressione - l'esercito ha lanciato varie
operazioni di rastrellamento in diverse regioni montagnose- è in
concomitanza con il Ramadan, il mese digiuno sacro all'Islam,
considerato periodo favorevole dagli estremisti per la guerra santa
e l'istaurazione in Algeria di uno stato islamico.
In otto anni di terrorismo, in Algeria, secondo stime ufficiali,
ci sono stati oltre 100.000 morti e oltre 150.000 secondo calcoli
ufficiosi. La politica di riconciliazione del presidente Abdelaziz
Bouteflika, che ha fatto varare la legge per il perdono di quanti
avessero consegnato le armi, sta subendo in questo periodo forti
scossoni.
(bb/sda)