In un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano russo
Kommersant, Maskhadov spiega che «possiamo resistere un giorno, un
mese, un anno e se necessario anche dieci anni». Il presidente
ceceno invita la Russia a «intavolare negoziati senza
intermediari». «Prima cominceranno, maggiori saranno le possibilità
che si giunga a una soluzione».
Il Cremlino ha dichiarato a più riprese che le sole trattative
possibili sono quelle che avrebbero per tema la capitolazione pura
e semplice dei ceceni. «L'esercito russo non vincerà mai. È un
grande esercito, ma è fatto per lottare contro le grandi potenze.
La soluzione è il ritiro dell'esercito russo dalla Cecenia».
Maskhadov afferma di avere «ai suoi ordini 15mila uomini, tra i
quali i due capi islamici Khattab et Bassaiev». Sostiene inoltre
che tra i guerriglieri i volontari stranieri sono pochi: «al
massimo 60 arabi, che sono rimasti in Cecenia alla fine della prima
guerra con la Russia.
(sda)