Ciclismo: Frigo gela il tempo - Simoni tiene la rosa

Impressionante il ritmo del lombardo della Fassa Bortolo, che nei primi 12 km guadagna un secondo ogni mille metri sui rivali e poi insiste: 33" al secondo rilevamento sullo spagnolo della Once che diventano 58" al terzo riscontro e addirittura 1'16" sul traguardo della quindicesima tappa partita da Sirmione, sul Lago di Garda. Ma ancora più sorprendente il modo in cui gli risponde Simoni, che perde solo 4" al primo intertempo, regge tra il terzo e il quarto (da 37" a 39" di distacco) e chiude a 29" dal vincitore, che resta anche il suo principale inseguitore in classifica a 15". Olano, terzo, deve recuperare la bellezza di 4'23".

Un esame, quello superato da Simoni, forse più duro dell'altro toccato a Frigo sul Pordoi e a Santa Barbara. Uomini come Azevedo e Velo, tre volte tricolore della crono, pagano più di due minuti al capitano della Lampre-Daikin. Il tutto su un percorso tecnico e difficile, con strappi frequenti e curve impegnative. "Ho dato tutto, era la cronometro della vita. Ho vinto, ma non mi aspettavo che Simoni andasse così forte", ammette Frigo al traguardo. "Ho fatto quello che mai avevo fatto prima", conferma a distanza Simoni. Grandine e pioggia cadute a metà prova hanno condizionato la prestazione di Rik Verbrugghe, ottavo, e di qualche altro concorrente, risparmiando al via tutti i migliori. In compenso, per questi ultimi c'è stato il supplizio del vento da affrontare con il rischio delle medie elevate e delle ruote lenticolari. Lunedì tornano in cattedra i velocisti, per una delle loro ultime occasioni nella Ebrusco-Parma di 142 km.

(kil/Ansa)