Tutto per un autocarro ribaltato dopo un tamponamento, per sostanze infiammabili e tossiche, tale nitrocellulosa in fiocchi,
rovesciatesi sulla strada per il colpo di sonno di un autista. E tutto mentre sugli autogrill, dove i disperati dell'ingorgo
cercavano scampo dalla coda, le edicole spianavano dinanzi agli
occhi giornali che titolavano di un piano di trasporti miliardario.
E, la pubblicità, faceva l'occhiolino dai tabelloni con lo
slogan telefonico 'il futuro è già presente'. Insomma, l'Italia che
sarà era molto lontana oggi dall'autostrada A/1 corsia sud, nel
tratto Fidenza, Fiorenzuola e Piacenza Sud prima, poi tra Piacenza
nord e Casalpusterlengo, tra Casalpusterlengo e Lodi e poi chissà
fin dove.
Un serpentone infinito, di chilometraggio variabile. Tutti fermi
e in fila, vacanzieri e lavoratori, in una coda che aumentava con
il passar delle ore, dopo l'incidente avvenuto intorno alle 3,
tanto da costringere la polizia a chiudere un casello dietro
l'altro fino alle porte di Milano per quella fila di auto che dagli
elicotteri sembrava un serpente in movimento, mentre invece, là
sotto, tutto era fermo. Salvo la coda che cresceva per cinque,
dieci, quindici, venti chilometri e oltre.
(sda)