Piatto forte della giornata
conclusiva è il rinnovo dei vertici delle due federazioni. Al SEI
c'è suspense per il Comitato esecutivo (CE), dove i posti
disponibili sono inferiori al numero dei candidati. Alla FLMO sono
invece in due ad aspirare alla presidenza: il ticinese Renzo
Ambrosetti e il bernese André Daguet.
A Friburgo c'è in programma anche il dibattito sul documento
«Dare alla flessibilità un volto umano», relativo alla posizione
del Sindacato dell'industria, della costruzione e dei servizi
(FLMO) sulla durata del lavoro, il salario e il perfezionamento
professionale. All'ordine del giorno c'è pure un discorso di Pascal
Couchepin sul tema «La Svizzera e il partenariato sociale
nell'epoca della mondializzazione».
A Lucerna si è subito dato il via al capitolo delle elezioni. Il
congresso del Sindacato edilizia e industria (SEI) deve decidere se
aumentare da sette a otto il numero dei membri del CE, come
proposto dall'Assemblea nazionale dei delegati (AND), oppure se
mantenere lo statu quo. Dovrà quindi designare i componenti,
scegliendo fra una rosa di dodici candidati. L'AND raccomanda di
eleggere i tre uscenti - il presidente Vasco Pedrina, il segretario
Franz Cahnnes e il cassiere centrale Michael von Felten - nonché
quattro nuovi: Bernard Jeandet, Andreas Rieger, Jacques Robert e
Rita Schiavi. Se i seggi saranno aumentati, per l'ottavo posto
lascia libertà di scelta fra il basilese Hans-Ueli Scheidegger e il
bernese Roland Schiesser.
Quest'ultimo riceve l'appoggio dei tre «outsiders»: Pino Sergi,
Jean Kunz e Beat Jost, che sono pure in corsa per il CE, ma che si
sono candidati tramite una strada alternativa. Invece di sottoporsi
al parere dell'AND, si presentano direttamente al congresso su
proposta di 73 aventi diritto di voto sui circa 225 presenti. Il
quartetto vuole farsi promotore di un SEI più combattivo, che
rafforzi la presenza e la capacità d'azione sui posti di lavoro,
con una nuova generazione di quadri sindacali.
Lo scrutinio avviene a maggioranza assoluta: dato che i
candidati sono numerosi, si preannuncia lungo.
(sda)