Le analisi del relitto dell´MD-11 della Swissair precipitato il 2 settembre 1998 al largo delle coste canadesi, con un bilancio di 229 morti, hanno mostrato che nella parte anteriore della fusoliera scoppiò un incendio. Le cause dell´incendio non sono ancora note e il Transportation Safety Board (TSB) canadese intende pubblicare i risultati della sua inchiesta non prima del maggio 2001.
Ad una conferenza stampa convocata oggi ad Halifax, gli inquirenti canadesi hanno tuttavia sottolineato di avere evidenziato diverse carenze inerenti alla sicurezza che possono aver ritardato una rapida identificazione del fuoco e la possibilità di combatterlo. Tali carenze riguardano "sia la costruzione e l´equipaggiamento dei velivoli, sia la formazione del personale e le procedure d´intervento".
Le nuove misure - che si aggiungono alle circa 30 raccomandazioni già formulate negli ultimi due anni - sono volte ad accelerare le reazioni quando ci si accorge che c´è del fumo in cabina, ha affemato il responsabile dell´inchiesta Vic Gerden.
La prima proposta chiede di rivedere i sistemi di intervento in caso di fumo o fuoco in cabina nella loro globalità: gli inquirenti canadesi sottolineano in particolare il fatto che gli apparecchi automatici di rilevamento e di estinzione degli incendi sono attualmente montati soltanto nelle cosiddette "fire zones", ossia nelle aree non accessibili del velivolo e nelle zone dove si trova carburante.
Nel resto della cabina si presume che sia l´equipaggio o i passeggeri ad accorgersi della presenza di fumo. Per il TSB ciò può tuttavia portare a deprecabili ritardi. Le altre raccomandazioni riguardano punti più precisi: come gli atterraggi d´emergenza, le "checklist" a disposizione dei piloti per affrontare simili emergenze o la formazione dell´equipaggio.
Nel caso specifico del crash del volo SR111, sono passati circa 20 minuti fra il momento in cui l´equipaggio si è accorto di uno strano odore e il momento in cui il jet è precipitato nell´oceano. Soltanto 11 minuti sono trascorsi da quando la presenza del fumo è stata confermata e il momento in cui il fuoco ha raggiunto le apparecchiature del velivolo.
Confrontando questo caso con i dati di altri incidenti aerei con fuoco a bordo, il TSB ne ha individuato altri 15 che presentavano analogie con la sciagura di Halifax. Tutti questi incidenti avevano un punto cruciale in comune: il fuoco si è diffuso rapidamente facendo perdere in breve tempo il controllo dell´aereo. Il lasso di tempo fra la scoperta del fuoco e il crash varia fra i 5 e i 35 minuti.
In una nota, Swissair afferma di aver già adottato varie misure volte a soddisfare le nuove raccomandazioni. Fra queste figurano la sostituzione del "mylar", un isolante termico considerato troppo infiammabile, o l´esecuzione di test, in collaborazione con il costruttore Boeing, che dovrebbero portare all´istallazione di un miglior sistema di rilevamento precoce degli incendi.
Swissair ha inoltre già modificato nel 1999 le liste di verifica (checklist) a disposizione dei piloti, raccomandando loro di atterrare il più presto possibile in presenza di fumo in cabina, e sta rivedendo i programmi di formazione del suo personale.
(klei/sda)