Citato dalla «SonntagsZeitung», Bruggisser ha detto che
ulteriori miglioramenti nel contratto collettivo (CCL) non entrano
in considerazione. Una posizione inflessibile la sua, confermata
dalla portavoce del gruppo Beatrice Tschanz. «Crossair non sarebbe
in grado di far fronte ad un nuovo aumento dei costi», ha detto.
Nel primo semestre di quest'anno la compagnia, il cui pacchetto
maggioritario è in mano a SAirGroup, ha registrato una perdita di 6
milioni di franchi.
Venerdì sera il nuovo CCL è stato respinto dalla maggioranza
(62,7%) dei membri del sindacato piloti CCP (Crossair Cockpit
Crew). Avrebbe comportato costi supplementari di 30-40 milioni di
franchi per la compagnia basilese. Crossair ha espresso il
desiderio di poter incontrare al più presto i vertici del sindacato
piloti per trovare una soluzione. L'accordo sul nuovo CCL era stato
raggiunto l'11 settembre tra le parti sociali, al termine di una
settimana di intensi negoziati.
«Se i piloti non accettano le proposte emerse dalla trattativa
ed esigono di più, allora bisognerà procedere a profonde
ristrutturazioni, ha minacciato il patron di SAirGroup. In concreto
Bruggisser ha lasciato intendere che cinque o sei velivoli
potrebbero rimanere inutilizzati a terra o venir venduti. E' stato
elaborato un piano relativo alla chiusura di determinate linee
deficitarie, ha precisato la portavoce Tschanz, aggiungendo che la
compagnia non vorrebbero giungere a misure così estreme.
(sda)