C'è grande attesa anche in Vaticano per il completo
disvelamento del cosiddetto terzo segreto di Fatima che, prima che
il Papa decidesse di rivelarne i contenuti lo scorso 13 maggio in
Portogallo, aveva fatto versare per decenni fiumi di inchiostro e
innescato una ridda di ipotesi, per lo più apocalittiche, sulle sue
profezie: dallo scoppio di guerre alla fine del mondo, passando per
catastrofi naturali e il trionfo dell'ateismo.
Il segretario di Stato cardinale Sodano ha invece rivelato che
la parte rimasta ancora segreta del messaggio della Madonna ai tre
piccoli portoghesi Giacinto, Francisca e Lucia, annunciava
l'attentato di Alì Agca al Papa, avvenuto il 13 maggio 1981 in
piazza san Pietro. Il testo cioè parlava di un «vescovo vestito di
bianco» caduto a terra «come morto» sotto colpi di arma da fuoco, e
della persecuzione della Chiesa da parte dei regimi atei.
Le prime parti del messaggio che la Vergine rivelò ai tre
pastorelli analfabeti della Cova da Iria, mentre divampava la
prima guerra mondiale, erano note dagli anni Quaranta.
Nelle apparizioni ai tre piccoli veggenti la «Signora
bellissima» aveva parlato dell'imminente morte di Francisco e
Giacinta e della sopravvivenza di Lucia, voluta per diffondere nel
mondo il culto mariano. Ma aveva anche previsto la fine della prima
guerra mondiale, l'emergere della Russia come potenza mondiale e
atea, le persecuzioni contro la Chiesa e l'inizio della seconda
guerra mondiale.
Aveva poi chiesto la consacrazione della Russia al cuore
immacolato di Maria e invitato tutti alla penitenza e alla
preghiera. La parte segreta del messaggio affidato dalla Vergine ai
tre bimbi venne inviato da Lucia, divenuta suora, a Pio XII nel
1944, chiedendo che venisse reso pubblico solo dopo il 1960. Nel
1959 papa Roncalli e alcuni cardinali aprirono la lettera, ma dopo
averla letta ne vietarono la pubblicazione.
Da qui le illazioni sul contenuto del testo. Giovanni Paolo II,
che è convinto di dovere alla Madonna la sua salvezza dall'
attentato di Alì Agca, avvenuto esattamente 64 anni dopo la prima
apparizione della Signora del rosario ai tre pastorelli, ha
ritenuto opportuno di rivelare quest'anno i contenuti del segreto,
ma ha affidato alla Congregazione di Ratzinger il compito di
spiegarlo: il linguaggio delle profezie può essere oscuro e inoltre
va chiarito il ruolo di questo tipo di rivelazioni per la fede.
La Chiesa considera «soprannaturali» i fatti di Fatima, ma i
«segreti» sono una rivelazione privata, differente da quella della
Bibbia; per questo un cattolico non è tenuto a credervi e non sono
oggetto di fede. Per questo il Papa lo scorso 13 maggio in
Portogallo non ha letto personalmente l'annuncio dei contenuti del
segreto, e non ha impegnato la sua autorità di pontefice in una
materia così controversa.
Anche se l'aver scelto uno dei suoi più stretti collaboratori,
il cardinale Sodano, indica l'importanza attribuita al testo.
Domani toccherà al cardinale Ratzinger, prefetto della
Congregazione per la dottrina della fede, togliere l'ultimo alone
di mistero al terzo segreto.
(ba/sda)