Così il leader populista Joerg Haider ha commentato alla
televisione austriaca i risultati del vertice Ue di Feira
(Portogallo), dove peraltro i 14 partner europei hanno mantenuto le
sanzioni bilaterali decise per la partecipazione al governo del
partito di Haider, Fpoe di estrema destra.
Le affermazioni di Haider trovano eco sulla stampa austriaca,
la quale mette in risalto la fermezza del cancelliere Wolfgang
Schuessel e dei suoi collaboratori. «Ci siamo mostrati decisi - ha
detto il cancelliere Wolfgang Schuessel (Oevp), al ritorno in
patria - e non cederemo sul principio dell'unanimità (nelle
decisioni Ue), come qualcuno ha già fatto notare». Il messaggio che
viene dal vertice, ha detto a sua volta il ministro delle finanze,
Karl-Heinz Gasser, è che «senza l'Austria non funziona niente».
A Vienna circolano oggi voci di una lettera inviata dalla
presidenza portoghese dell'Ue per proporre agli altri Paesi di
affidare al presidente di turno il compito di osservare e riferire
agli altri 13 partner sulla situazione in Austria. «Non ne so
assolutamente nulla» ha risposto seccamente il ministro degli
esteri austriaco, Benita Ferrero-Waldner.
(sda)