Il premier Ehud Barak ha detto che il ricordo di Rabin, malgrado
i cinque anni passati dalla sua uccisione, è oggi più vivo che mai
«e ci chiediamo i che modo fronteggerebbe i rischi e le sfide
davanti allo Stato». Nel rivolgersi ai familiari dello statista,
Barak ha giurato che il suo omicida, l'ultranazionalista ebreo
Yigal Amir, «marcirà in prigione fino al suo ultimo giorno di
vita».
Nel paese le bandiere nazionali sono scese a mezz'asta e nelle
scuole, dove gli studenti sono venuti con abiti di colore bianco e
blu - quelli della bandiera nazionale - si sono tenute lezioni sui
valori democratici. Lo scorso sabato una folla di decine di
migliaia di persone si era raccolta a Tel Aviv - nella piazza dove
Rabin fu assassinato - per ricordarne la figura e riaffermare
appoggio a una politica di pace con i palestinesi.
(bb/sda)