Italia: cartello si spartiva il mercato del doping

Un vero cartello sarebbe stato alla base dell'organizzazione del traffico di prodotti dopanti, che in alcuni casi avrebbe alimentato anche frequentatori di discoteche. Ormoni della crescita, anabolizzanti, efedrina ed anfetamine venivano smerciati clandestinamente a fiumi e dopo qualche passaggio finivano a gonfiare muscoli di culturisti e atleti amatoriali: ma non è escluso che in qualche occasione i destinatari fossero professionisti.

Le sostanze dopanti giungevano clandestinamente in Italia e venivano prodotte, in Russia, Grecia, Spagna, Usa, Argentina, Canada e Germania. Le regioni più interessate sono l'Emilia- Romagna, la Lombardia, il Veneto, le Marche, la Toscana, il Lazio, la Campania, la Sicilia e le Puglie.

(kil/sda)