E l'effetto Giubileo, in questo trend positivo, ha inciso in
maniera «del tutto marginale». Ad invogliare i 2 milioni e 500 mila
americani e gli 855 mila giapponesi a scegliere il Bel Paese in
estate (le città d'arte e il mare le mete preferite) sono stati
soprattutto il dollaro e lo yen molto forti rispetto all'euro. Ma
gli ottimi risultati dei flussi dall'estero non sono spiegabili
solo con il cambio di valuta favorevole, visto che il 50% dei
turisti stranieri è rappresentato da tedeschi, austriaci e
svizzeri.
I tedeschi, in particolare, quest'estate sono aumentati del
5,4%, a dimostrazione del fatto - sottolinea il presidente di
Federalberghi Bernabò Bocca - che l'Italia è stata preferita,
nell'area euro, «per l'assoluta competitività qualità-prezzo delle
nostre strutture».
In testa alle mete più gettonate restano le località di mare
(oltre 70 milioni di pernottamenti, pari a +2,9%), seguite dalle
città d'arte (35 milioni, +3,6%) e dalla montagna (30 milioni,
+3,1%). A completare il quadro sul buono stato di salute del
turismo sono infine i dati dell'ufficio italiano cambi: il saldo
attivo della bilancia valutaria turistica nel primo semestre del
2000 - rileva Federalberghi - è stato di oltre 11 mila miliardi di
lire, equivalente ad un +18,6% rispetto allo stesso periodo del 99,
con incrementi straordinari a gennaio (+145,6%) e ottimi risultati
nel periodo di Pasqua (+31,3% ad aprile).
(sda)