Kosovo: sventato attentato da italiani

Nel primo pomeriggio l'area era stata controllata, hanno riferito le fonti, e le trappole esplosive non c'erano. Le due mine erano del tipo «Mrud» ad azione estesa direzionale mentre insieme all'esplosivo c'erano anche due detonatori elettrici. «Con le prime luci dell'alba proseguiremo l'ispezione del ponte perchè non escludiamo la presenza di altri ordigni piazzati sui pilastri della struttura» ha aggiunto il colonello Scalas. Il luogo prescelto per l'attentato è una stradetta sterrata che dal monastero ortodosso di Pec conduce verso la zona di confine con il Montenegro. Non distante dal ponte si trova un posto di blocco presidiato da soldati italiani. «Nelle ultime settimane abbiamo intensificato le azioni di controllo nella fascia di confine - ha spiegato il portavoce italiano - ed evidentemente stiamo dando fastidio a qualcuno». Proprio questa sera una pattuglia italiana è stata impegnata in un conflitto a fuoco con due malviventi sorpresi vicino alla linea di frontiera: nella sparatoria non ci sono stati feriti. Oggi si è insediato a Pristina il generale italiano Carlo Cabigiosu che ha assunto il comando della Kfor.

(bb/sda)