Per la prima volta dalla conclusione del ritiro dal Libano
meridionale (maggio 2000), l'artiglieria e l'aviazione israeliana
hanno reagito, colpendo obiettivi sciiti in Libano a Nord della
zona delle 'Fattorie di Shaba'.
A Gerusalemme il premier Ehud Barak ha riferito al governo che
la situazione al confine settentrionale di Israele «rischia di
degenerare». Nel frattempo Israele cerca di allentare la tensione
con i palestinesi.
La scorsa notte, secondo la radio israeliana, il ministro Amnon
Lipkin-Shahak ha incontrato il presidente palestinese Yasser
Arafat. Un emissario di Barak, Dany Yatom, si è recato stamane dal
presidente egiziano Hosni Mubarak nel tentativo di trovare una
formula di 'cessate il fuocò.
Oggi intanto un dirigente palestinese, Ahmed Qrei, ha avanzato
una proposta volta ad allentare la tensione basata su una serie di
gesti distensivi che dovrebbero essere concordati da entrambe le
parti. Fra questi gesti figurano la liberazione di detenuti
politici palestinesi e il congelamento definitivo delle colonie
ebraiche. Sul terreno tuttavia anche oggi si registrano scontri
nei territori e in particolare a Gaza dove è segnalato il
ferimento di dieci palestinesi, tra cui tre bambini.
(sda)