Medicina: dal virus Ebola un'arma contro la fibrosi cistica

Nella ricerca, condotta negli Stati Uniti e pubblicata nel numero di marzo di Nature Biotechnology, sono state individuate le proteine che permettono ai due temibili virus di penetrare facilmente all'interno dei polmoni. Una volta individuate queste armi, i ricercatori del Wistar Institute di Philadelphia guidati da Jamer Wilson, hanno isolato e prelevato le proteine «apriporta» dei virus e le hanno inserite all'interno di un altro tipo di virus, della famiglia dei lentivirus, reso innocuo. È stato ottenuto così un virus ibrido, inesistente in natura: un lentivirus arricchito con le proteine apriporta e quindi reso più capace di penetrare all'interno dei polmoni.

I lentivirus da soli, finora utilizzati nelle sperimentazioni di terapia genica, non sono infatti mai riusciti a penetrare nei polmoni. Il nuovo virus, innocuo ma penetrante, è diventato così la navetta ideale per trasportare geni sani all'interno dei polmoni malati. Per verificare questa efficacia, i ricercatori hanno inserito nel virus ibrido una proteina fluorescente di colore verde e ne hanno seguito il cammino. Il primo passo è stato verificare, in provetta, se il virus riusciva a rilasciare la proteina in una coltura di cellule polmonari. Dopo i risultati positivi verificati al microscopio, la nuova navetta ibrida è stata sperimentata con successo nei topi. Prima di passare alla sperimentazioni sull'uomo, comunque, i ricercatori intendono verificare ulteriormente se le proteine dei due virus killer possono essere utilizzate senza rischi nell'uomo e se, oltre a penetrare nei polmoni, riescono anche ad attraversare la barriera di muco presente nei polmoni delle persone malate di fibrosi cistica.

(la/dpa)