Parigi: decolla aereo per Bagdad nonostante embargo Onu

Lo scopo del viaggio di tre giorni è di rompere l'isolamento in cui attualmente si trova il paese mediorientale per mezzo di azioni umanitarie, ha spiegato François Girard-Hautbout, segretario generale dell'»Ufficio francese per lo sviluppo dell'industria e della cultura» (OFDIC), organismo responsabile dell'associazione May che ha noleggiato il velivolo. I medici, che hanno chiesto l'anonimato, lavoreranno durante il soggiorno in Iraq fianco a fianco con i loro colleghi locali, ha aggiunto Girard-Hautbout.

La notifica del volo era stata comunicata solo poche ore prima del decollo. L'Iraq è sottoposto a embargo dopo l'invasione del Kuwait, iniziata il 2 agosto 1990 e conclusasi sette mesi dopo con la vittoria delle forze internazionali nell'operazione «Desert storm». Il presidente del Comitato delle sanzioni Onu, l'ambasciatore olandese Peter van Walsum, aveva chiesto al governo francese di ritardare la partenza del velivolo per lasciare il tempo necessario al''organismo internazionale di pronunciarsi. Gran Bretagna e Stati Uniti si erano infatti opposti al viaggio chiedendo informazioni più dettagliate sulla natura umanitaria della missione. Ma la Francia, analogamente a Russia e Cina, sostiene che nessuna risoluzione delle Nazioni unite impedisce i voli di passeggeri verso l'Iraq se questi non comportano transazioni commerciali o finanziarie. Secondo le autorità francesi i doganieri devono limitarsi ad ispezionare l'aereo prima del decollo per assicurasi che a bordo vi siano solo aiuti umanitari. Parigi ritiene quindi che la semplice notifica del volo sia sufficiente e che un'autorizzazione del Consiglio delle Nazioni unite non sia necessaria. Stati Uniti Gran Bretagna e Olanda sostengono invece che tutti i voli diretti in Iraq debbano essere autorizzati dal Comitatao delle sanzioni. Il 29 settembre un gruppo di 150 politici, artisti e giornalisti europei, tra cui i parlamentari svizzeri Ruth-Gaby Vermot-Mangold (PS/BE) e Patrice Mugny (Verdi/GE), parteciperanno ad un'analoga azione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla situazione in cui versa la popolazione irachena.

(sda)