Serbia Sud: estremisti albanesi si ritirano da villaggio

Le forze serbe, stando alle fonti, controllano ormai quasi la totalità della zona, dove ieri pesanti scontri avevano provocato tre feriti fra i militari jugoslavi.

Stamane Belgrado aveva rivolto un ultimatum agli estremisti albanesi perchè si ritirassero dal villaggio, invitando la popolazione a restare in casa per evitare di essere coinvolta in eventuali scontri. Entrambi gli appelli sono stati ascoltati: i civili si sono rifugiati nelle cantine, e gli albanesi armati stanno lasciando la zona.

L'operazione serba ha avuto l'avallo della Kfor dopo che Belgrado aveva garantito protezione alla popolazione civile di Oraovica, in maggioranza albanese. Uno dei comandanti albanesi, Mustafa Saciri, ha sottolineato che la mediazione di osservatori dell'Unione europea ha facilitato la decisione di ritirarsi. Molti abitanti della fascia smilitarizzata al confine fra Serbia e Kosovo hanno lasciato in questi giorni le loro case per timore di una recrudescenza degli scontri. Soltanto oggi 1.000 albanesi hanno cercato rifugio in Kosovo, e altri 2.000 li avevano preceduti ieri.

La tensione è salita nell'area dopo l'annuncio che a partire dal 24 maggio l'esercito jugoslavo potrà tornare anche nella valle di Presevo, l'unica zona della fascia di sicurezza tuttora off limits per i soldati di Belgrado. In quell'area opera un sedicente Esercito albanese di liberazione di Presevo, Bujanovac e Medvedja (Ucpbm) che da quasi due anni compie sistematici attacchi contro le forze di polizia serbe - le uniche autorizzate, se pure in numero limitato, a girare armate all'interno della fascia - chiedendo l'annessione del sud della Serbia al Kosovo 'liberatò.

Negoziati sono da alcuni mesi in corso fra Belgrado e gli estremisti per porre fine al conflitto nel sud della Serbia, e un piano di pace del governo ha ricevuto la benedizione delle cancellerie occidentali: ma restano gruppi di 'irriducibilì albanesi che hanno più volte sabotato in passato le trattative e che ora hanno ripreso vigore, forse in concomitanza con gli attacchi lanciati dagli estremisti albanesi in Macedonia.

(kil/sda)