L'Amministrazione delle dogane è sicura di rispettare le scadenze.
Spedizionieri e imprese di trasporto calcolano che la tassa
provocherà maggiori costi fino al 35%.
Hansruedi Richner, presidente della Federazione svizzera degli
spedizionieri, ha detto oggi in una conferenza stampa a Berna che
la nuova tassa genererà nel 2001 nuovi introiti fiscali per 750
milioni di franchi, che dovrebbero raddioppiare entro il 2005. E il
direttore dell'Associazione svizzera degli autostrasportatori
ASTAG, Hans-Peter Bloch, ha avvertito: nessuna consegna a quelle
ditte che non si assumeranno i costi derivanti dalla tassa.
Le imprese di trasporto, ha aggiunto, non sono in grado di
pagarla di tasca propria e il nuovo «balzello» si ribalterà di conseguenza sull'economia e sui consumatori.
Bloch ha spiegato che la tassa sarà riscossa in funzione dei
chilometri percorsi indipendentemente dal carico: i maggiori costi
variano quindi notevolmente a seconda delle situaziuoni: dall'8 al
35%. Si tratterà perciò di razionalizzare la rete di consegne per
evitare «viaggi a vuoto» e anche di mettere in circolazione camion
più «ecologici», per i quali sono previsti sconti. Ma anche questi
investimenti dovranno essere finanziati: dagli autostrasportatori
stessi, ma anche dai clienti e dai consumatori finali.
Presso l'Amministrazione federale delle dogane fervono intanto i
preparativi in vista del grande giorno, nei quali sono impegnati un
centinaio di funzionari. Il vicedirettore Hugo Geiger ha detto che
sussistono rischi e incognite: il tempo a disposizione è limitato,
«ma siamo comunque ottimisti».
Tutti i camion immatricolati in Svizzera dovranno essere dotati
di speciali apparecchi «contachilometri». Fino ad oggi sono stati
consegnati 8mila dispositivi di questo tipo, ma solo 400 dei 52mila
camion in circolazione lo hanno già montato. I dati sul
chilometraggio saranno trasferiti attraverso una tessera
elettronica all'amministrazione federale, che calcolerà gli importi
da versare.
Per gli autotrasportatori stranieri i calcoli saranno fatti ad
ogni ingresso e uscita dal territorio elvetico: potranno pagare in
contanti, con una carta di credito oppure versando il dovuto su uno
speciale conto.
I camionisti stranieri, per i quali l'installazione
dell'apparecchio «contachilometri» è facoltativa, non sono però
sufficientemente informati: né sull'introduzione della tassa, né
sulla sua portata. L'ASTAG, malgrado l'ottimismo delle dogane,
dubita che i 20mila autotrasportatori stranieri, che ogni giorno
attraversano la frontiera svizzera, saranno tutti dotati di carte
magnetiche entro la scadenza prevista. Dubita anche che avranno in
tasca i contanti necessari. La conseguenza, secondo l'ASTAG, è una
sola: ai valichi si preannunciano lunghe colonne.
(sda)