Trasporti: nuovo pomo di discordia fra SEV e FFS

Circa 10.000 dipendenti delle FFS saranno infatti costretti a prendere le vacanze fra il 22 dicembre ed il 7 gennaio per compensare le ore di lavoro supplementari. «La decisione è stata presa tre settimane fa ed ogni impiegato interessato è stato avvertito personalmente per lettera», sottolinea Christian Kraüchi, portavoce delle FFS. Per il SEV è inammissibile che queste ore supplementari non siano compensate durante tutto l'anno e d'intesa con i dipendenti interessati. 15 milioni risparmiati

Le vacanze «forzate» riguardano soprattutto gli impiegati dei servizi centrali amministrativi nonché la divisione 'infrastruttura e manutenzione'. Gli utenti non saranno penalizzati: tutti i treni circoleranno normalmente, garantisce Christian Kraüchi.

Il portavoce giustifica la decisione, osservando che i servizi amministrativi non devono essere necessariamente operativi in questo periodo dell'anno. Le stesse FFS confermano peraltro che la misura permetterà di risparmiare 15 milioni di franchi.

Decisioni unilaterali inaccettabili per il SEV Non possiamo assolutamente accettare queste decisioni unilaterali, afferma Stefan Appenzeller, portavoce del SEV. La Convenzione collettiva di lavoro (CCL) della categoria stipula che alla fine dell'anno il tempo di lavoro supplementare non deve superare 75 ore. Le FFS hanno risolto il problema imponendo in blocco le settimane di vacanze, osserva Stefan Appenzeller, il quale critica peraltro il numero eccessivo di ore straordinarie: «Ciò dimostra una carenza di personale nei settori interessati e che è quindi necessario creare nuovi impieghi».

Lunedì un primo round di negoziati chiesti dal sindacato non ha portato a nessun risultato concreto, deplora il portavoce del SEV. «Abbiamo già scritto direttamente al direttore delle FFS, Benedikt Weibel, per avere un nuovo incontro. Se anche questa volta non otteniamo nulla, esamineremo la possibilità di adire le vie legali», ammonisce Appenzeller. «È un problema che prendiamo molto sul serio. Abbiamo già ricevuto numerose lettere o e-mail di dipendenti in collera».

Le due parti sociali sono ai ferri corti già dallo scorso mese quando erano clamorosamente falliti i primi negoziati salariali per il 2001: nessun accordo era stato trovato fra il SEV e le FFS né per quanto riguarda la compensazione del carovita, né per gli aumenti dei salari reali. Il sindacato chiede la compensazione integrale del rincaro per i salari e le pensioni nonché aumenti salariali reali.

(la/sda)