USA: scudo spaziale, test decisivo il 7 luglio

Un missile lanciato da un'isola del Pacifico tenterà di intercettare e distruggere un missile 'Minuteman II' lanciato dalla California. Un test analogo, effettuato nel gennaio scorso, era fallito.
Il presidente Bill Clinton deve decidere entro poche settimane se dare luce verde alla installazione dello Scudo missilistico (che mira a bloccare attacchi nucleari limitati da parte di paesi come la Nord Corea, l'Iraq e l'Iran). I critici dello Scudo contestano la spesa, la affidabilità tecnologica e le conseguenze diplomatiche (la Russia potrebbe annullare il trattato ABM) del progetto.

Il Pentagono aveva detto a suo tempo che aveva bisogno di almeno due test positivi prima di far scattare l'iniziativa. Un primo test era andato bene nell'ottobre scorso ma il secondo successo non è ancora arrivato.
Il test del 7 luglio sarà ancora più complicato dei precedenti perchè prevede comunicazioni fino all'ultimo istante tra il missile intercettatore e le stazioni radar che seguono la traiettoria del missile «ostile».

Un funzionario del Pentagono ha detto che un fallimento del complicato test non implicherebbe automaticamente il congelamento dello Scudo.
«Si tratterà di vedere, eventualmente, cosa non ha funzionato - ha affermato Jacques Gansler - sono lanci sperimentali e non ci aspettiamo che tutto vada alla perfezione. I test servono proprio per questo».

Clinton ha tentato invano di convincere Mosca che lo scudo missilistico, che mira a proteggere l'America non dai missili russi ma da quelle dei vecchi «stati canaglia», non infrange lo spirito del trattato ABM (che vieta i sistemi anti-missilistici estesi).
Il presidente americano deve prendere una decisione entro l'autunno per riuscire a completare lo Scudo entro il 2005, quando la Corea del Nord (secondo l'intelligence statunitense) potrebbe essere in grado di minacciare il territorio americano con missili nucleari.

(sda)