etiopia: aereo dirottato in sudan, mistero su pirati

(Nulla si sa sulla identità dei pirati ma fonti giornalistiche già attribuiscono il dirottamento a un gruppo di studenti. Era pomeriggio quando un volo interno di un Antonov An- 12 militare, con un bordo una cinquantina di paseggeri, sia appartenenti alle forze aramte sia civili, è stato costretto a cambiare rotta e ad atterrare a Khartoum. In tarda serata da Addis Abeba è giunta notizia che sono iniziate trattative tra i dirottatori e le autorità sudanesei e etiopiche, ma le richieste dei pirati restano un mistero.
Molti aspetti del dirotttamento in effetti restano poco chiari, sebbene la radio sudanese all'inizio sia stata prodiga di informazioni, riferendo che i pirati erano nove studenti dell'università di Addis Abeba. La radio ha aggiunto che avevano chiesto di parlare con gli ambasciatori di Stati Uniti e Gran Bretagna (gli Stati Uniti peraltro non hanno un ambasciatore a Kharoum).

Poi però il ministro dell'informazioni sudanese Ghazi Salheddin Atabani ha affermato che i pirati «non hanno fatto alcuna rivendicazione che possa identificarli o attribuire loro una qualsivoglia affiliazione politica». Si può soltanto presumere, ha aggiunto, che siano etiopici. Non ha aiutato a fare chiarezza la fuga di un membro dell'equipaggio, dopo l'atterraggio a Khartoum. Non è stato in grado o non ha voluto dire neppure il numero dei dirottatori. Ha detto invece che sono armati di bombe a mano, pistole e coltelli.

Sembra certo inoltre che abbiano chiesto un rifornimento di carburante e che quindi intendano partire per altra destinazione. Fonti diplomatiche ritengono di sapere che l'aereo fosse partito da Debre Zeit, dove si trova una importante base aerea. L'aereo avrebe fatto un volo radente per non farsi intercettare dai radar. La qual cosa potrebbe fare pensare anche ad una sorta di ammutinamento.

Ad Addis Abeba la televisione è stata laconica. Ha dato risalto al dirottamento, ma ha definito i pirati solo individui non identificati. Un dirottamento d'altra parte non sarebbe il sistema migliore per fare decantare la tensione che si è accumulata nelle ultime due settimane e che è sfociata, in una strage di cui sono rimaste vittime decine si studenti (31 secondo la versione ufficiale, molti di più secondo altre fonti).

Gli universitari protestavano contro le restrizioni poste dal senato accademico alla loro libertà di espressione. Mercoledì scorso la strage, accompagnata dalla chiusura dell'università di Addis Abeba, da retate senza precedenti e migliaia di arresti. Poi un timidissimo tentativo di dialogo, con gli studenti che vogliono la ripresa dei corsi. Le autorità che chiedono un documento di scuse e poi oggi liberano circa 2.000 degli arrestati.

Uno dei dirottatori che hanno obbligato un aereo etiopico ad atterrare a Khartoum, in Sudan, è sceso dall'aereo e ha cominciato a negoziare con le autorità. Lo ha annunciato la televisione sudanese.

(ba/sda)