Comore: firmato accordo con separatisti e opposizione

L'accordo - frutto di una mediazione dell'Organizzazione dell'Unità africana (Oua), dell'Ue e dell'Organizzazione internazionale della francofonia (Oif) - invita Anjouan a associarsi alle altre isole delle Comore in una unione più ampia e prevede la fine del regime militare al potere dal 1999 a Moroni, con l'adozione di una nuova Costituzione.

Il testo prevede la creazione di «un nuovo Insieme comoriano, soggetto unico di diritto internazionale (...) fondato sul rispetto dell'unità nazionale, della sovranità e dell'intangibilità delle frontiere delle Comore, quali internazionalmente riconosciute». In base all'accordo, la futura Costituzione - sulla quale i comoriani dovranno pronunciarsi in un referendum, da tenere «al più tardi» nel giugno prossimo - «determinerà i settori di competenza dell'Insieme e delle isole». Il primo avrà giurisdizione su politica estera, difesa, moneta, religione e questioni relative all'unità nazionale, mentre le singole isole godranno di maggiore autonomia amministrativa e finanziaria.

«L'attuale capo dello Stato (il colonnello Azali Assoumani) - precisa l'accordo - assumerà le funzioni di presidente durante il periodo transitorio e le strutture esistenti nelle isole continueranno a esercitare le loro funzioni fino all' insediamento delle nuove istituzioni», previsto in dicembre. La Repubblica federale islamica delle Comore (Rfic) ha subito una crisi separatista con la dichiarazione unilaterale di indipendenza dell'isola di Anjouan, nel 1997, cui si è aggiunta una crisi istituzionale in seguito al colpo di Stato del colonnello Azali a Moroni, il 30 aprile 1999.

(sda)